Il monologo racconta il vissuto di un intero condominio attraverso aneddoti amari e grotteschi: Amelia-Amalia interpretata da Gina Perna, si alterna in feroci e lucide considerazioni sull’umanità “vomitando sul pubblico”, come spiega il critico Franco Cuomo, “espressioni in dialetto vernacolare, nella distorta lingua contaminata dal vivere sociale quotidiano, in un microcosmo visionario e noire, assurdo”.
“Recuperando la primitiva idea del monologo”, spiega il regista Tonino Di Ronza, “la mia messa in scena vive attraverso l’unica protagonista, la paranoia ossessiva volta alla schizofrenia causata dalla sua misera esistenza vissuta nel suo angusto e claustrofobico territorio del condominio”.
“Interpreto una donna chiusa in solitudine che non riesce a comunicare con il mondo e a comprendere la realtà nella quale vive”, aggiunge Gina Perna. “Polveri condominiali, è un lavoro molto interessante perché recupera un linguaggio dialettale che forse non esiste più ma che è sempre piaciuto”.
Attrice di teatro e cinema a tutto tondo, Gina Perna, è nata a Torre del Greco e ormai da anni vive a Roma. È praticamente nata sul palcoscenico grazie alla passione che papà Vittorio, famoso puparo torrese, aveva per il teatro. È stato Mario Merola a tracciarle il cammino e a segnare un punto di svolta nella vita dell’allora diciassettenne: il maestro della sceneggiata, infatti, ancora minorenne, la scritturò per tre mesi, portandola in tournée a New York. Un crescendo di emozioni ed esperienze che l’ha portata a girare i teatri di tutto il mondo: ha lavorato con artisti come Eduardo De Filippo e Tato Russo ed è stata anche protagonista de La Casa di Bernarda Alba messa in scena da Gigi Di Luca.