Documentazione del caso alla mano ( a testimonianza della ormai decennale battaglia per tenere in vita il Maresca), la delegazione, accompagnata dai consiglieri comunali Santa Borriello , Valerio Ciavolino , Antonio D’Ambrosio, e dall’ex consigliere Ludovico D’Elia, ha incontrato la deputata Maria Lucia Lorefice, nonché i deputati Gilda Sportiello e Nicola Provenza del Movimento 5 Stelle, alla presenza del nostro concittadino on. Luigi Gallo.
Successivamente gli attivisti sono andati al Ministero della Salute, dove hanno colloquiato con Giuseppe Nigro, Giuseppe Amato e Marcello Spirandelli, stretti collaboratori della segreteria del Ministro Grillo.
I delegati della pro Maresca hanno cercato di condensare tutte le numerose problematiche della sanità torrese da loro riscontrate, portandole all’attenzione dei funzionari ministeriali. Dalla mancanze di mezzi a quella di personale, dal depotenziamento di molti reparti al problema del Presidio di Pronto Soccorso ( il cui destino, a detta degli attivisti, sembrerebbe simile a quello di un cane che si morde la coda : poche risorse comportano pochi accessi e pochi accessi depotenziano ulteriormente il P.S., per cui l’utenza è sempre più dirottata su Boscotrecase o sull’Ospedale del Mare). Si è sottolineato anche che l’Associazione ha cercato di fare chiarezza sui fondi destinati all’ospedale torrese, ad es. “Se è stato investito sui macchinari per il laboratorio analisi del Maresca-ci racconta un’attivista-perché destinarli solo alle analisi d’urgenza e non utilizzarli anche per gli altri esami di routine?”. E ancora “Perché rischiare perdite di tempo per portare le urgenze pediatriche fino al Pausilipon, già allo stremo delle sue potenzialità, e non accoglierle ad un pronto soccorso pediatrico a Torre del Greco?”.
“Le stanze dei bottoni” sembrerebbero aver ascoltato basiti le testimonianze dei volontari pro Maresca, e sembrerebbero ( il condizionale è d’obbligo) averle prese in carico per, si auspica, interventi nell’immediato futuro.
Marika Galloro