Lorenzo Marcantognini ci ha preso gusto. Dopo nemmeno un mese dagli Italian Open Championships di Grosseto, il giovanissimo velocista del Sempione 82 ha voluto nuovamente sorprendere ai Campionati Italiani Paralimpici di Atletica in corso a Jesolo. È sua la migliore prestazione mondiale dei 400 T63 con 1:14.35, quasi 3 secondi e mezzo in meno rispetto al primato realizzato in terra maremmana. Marcantognini, classe 2002, non ci crede: “Questo record è stato del tutto inaspettato. Gli ultimi allenamenti che ho fatto erano tutti incentrati sulle altre specialità perché volevo fare bene con la maglia azzurra ai Giochi Europei di Lahti. Voglio ringraziare come sempre la mia famiglia, la mia allenatrice e chi mi continua ad aiutare da lassù”.
Il suo risultato è solo uno dei sette primati della giornata. Su tutti comunque, c’è sempre una storia da raccontare su Martina Caironi (Fiamme Gialle) che non delude le aspettative sue e quelle del pubblico presente. Nel lungo T63 salta 2 centimetri in più rispetto al record mondiale di 5 metri registrato a Grosseto, anche se la prestazione è compromessa dal vento (+2.2 m/s). La primatista iridata dice: “Tutte le gare sono a sé e non si sa mai se il vento ti dà la chance per confermare i tuoi risultati. Oggi ero motivata dalla presenza del mio allenatore Davide Gamberini che mi segue tutti i giorni e con cui ho fatto grandi progressi recentemente. Di lui mi fido ciecamente e sa sostenermi anche a livello mentale”.
Il giro di pista porta bene a Laura Dotto (Oltre Onlus) che, ad una settimana dal Meeting di Codroipo, lima ulteriormente il primato assoluto T20 (1:07.96). Anche Nicholas Zani (Sempione 82) è stato capace di abbassare pesantemente di quasi cinque secondi il limite italiano della corsa in carrozzina T33 (1:45.31). Nei 400 T44 nuova migliore prestazione tricolore di 55.37 per Mihai Fiacchi (Handy Sport Ragusa), con Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) che realizza un buon 57.12.
La corsa più interessante è stata decisamente quella maschile T20 (disabilità intellettiva relazionale) che ha visto il confronto nei 400 fra tre sprinter di alto interesse nazionale. È Ruud Koutiki (Anthropos Civitanova), oro continentale nel 2014, ad avere la meglio al traguardo in 51.54 su Raffaele Di Maggio (52.27), compagno di squadra e argento agli Europei di Berlino 2018. Terzo classificato il neocampione europeo Under 20 Mario Bertolaso (Aspea Padova) con 55.79.
Nel salto in alto Umberto Marin (Polisportiva Contesse) porta il primato tricolore T46 a 1,43, mentre al femminile per la categoria T64 Daniela Pierri (La Galla Pontedera Atletica) incrementa di 8 centimetri il risultato di Grosseto, fissando a 1,03la migliore prestazione nazionale. Nei lanci, la discobola in carrozzina F32 Carmela Marino (Handy Sport Ragusa) ritocca il record assoluto di 3 centimetri con la misura di 7,44.
Nel pomeriggio, il vento ha condizionato fortemente le gare di lungo. I tentativi dell’oro mondiale T11 ArjolaDedaj (Fiamme Azzurre) fanno registrare il migliore dato a 4,36 (-3.1 m/s). Tra gli uomini ennesima conferma al vertice T64 di una rassegna tricolore per Roberto La Barbera (Pegaso Asti), autore di un ventoso 6,33.
Negli altri concorsi l’oro europeo 2014del disco F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) chiude la prova al primo posto con 30,94, con la veneta Agnese Caon (Veneto Special Sport) che lancia a 11,74 per la categoria F41. Per un piccolo risentimento muscolare, il campione europeo del peso F33 Giuseppe Campoccio (Paralimpico Difesa) effettua il suo miglior lancio a 11,28.
Nei 100 femminili T63 Martina Caironi (Fiamme Gialle) aggiunge una nuova medaglia d’oro al suo palmarès tricolore col crono di 15.11 davanti all’argento iridato Monica Contrafatto (Paralimpico Difesa) distaccata a 40 centesimi. La sprinterT35 Oxana Corso (Fiamme Gialle)inveceprova una nuova partenzae conclude in 16.22. In chiave maschile, il plurimedagliato continentale T64 Simone Manigrasso (Fiamme Gialle) corre in 11.85 col vento contrario di 2.3 m/s, mentre nella sfida T12 il campione italiano è l’oro europeo giovanile Mattia Cardia (Fiamme Azzurre) che col suo 12.36 lascia l’argento al compagno di squadra Niccolò Pirosu (12.65).