La misura cautelare compendia gli esiti di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, Settima Sezione, ed eseguite dalla locale Squadra Mobile a seguito della denuncia della vittima, un turista di nazionalità cinese, che ha fornito nell’immediatezza dei fatti particolari utili all’individuazione di uno dei responsabili dell’evento criminoso, i quali hanno consentito di sottoporre, nelle ore immediatamente successive alla rapina, a fermo di indiziato di delitto un cittadino italiano con precedenti specifici, A.V. di anni 28.
L’attività investigativa, corredata dall’acquisizione e dall’analisi dei sistemi di video-sorveglianza presenti nell’area dell’evento criminoso, hanno consentito di ricostruire le fasi antecedenti e successive al reato, delineando il modus operandi del gruppo costituito da quattro persone, di cui due con ruolo di pedinatori ed osservatori, una quale esecutore materiale della rapina e una quale autista dello scooter utilizzato per la fuga.
Il caso
La vittima, in visita nel centro storico della città di Napoli in compagnia della propria famiglia è stata dapprima individuata in via Dei Tribunali e successivamente pedinata in ogni suo spostamento per circa 30 minuti, sino al momento in cui giunta a piazza Miraglia è stata aggredita con una mossa fulminea da A.L. di anni 35 il quale, dopo avergli strappato dal polso con violenza un orologio “Richard Mille” del valore di 100.000 euro se ne è liberato immediatamente, in un vicoletto adiacente, consegnandolo, occultato in una busta gialla, al complice M.D per poi raggiungere in via San Sebastiano A.V. che lo attendeva a bordo dello scooter già in marcia pronto per la fuga.
Questo collaudato modus operandi eseguito in una manciata di secondi ha consentito quindi ad M.D. di allontanarsi con estrema naturalezza dal luogo del fatto con la refurtiva.
La misura cautelare è stata eseguita nel mese di agosto nei confronti di M.C. di anni 38 e M.D. di anni 39 mentre è risultato irreperibile A.L. di anni 35.
L’attività investigativa della Squadra Mobile, proseguita allo scopo di localizzare il destinatario della misura resosi irreperibile, ha permesso di acquisire univoche risultanze che attestavano che il predetto aveva lasciato l’Italia per raggiungere l’Olanda, pertanto l’A.G. ha esteso le ricerche in campo internazionale, emettendo nei suoi confronti un mandato di arresto europeo.
All’esito di una minuziosa attività di indagine volta alla localizzazione di A.L., rimasto irreperibile, sono stati raccolti utili elementi che hanno permesso al collaterale organo di polizia olandese, per il tramite del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, di bloccare ad Amsterdam il ricercato.