Torre del Greco – Torre del Greco, Persi fondi per Cittadella dello Sport: Fdi (ma non Tabernacolo: pronta a passare con Casillo -PD ?) accusa Palomba.

Un j’accuse che evidenzia le crepe in Fratelli d’Italia. Lo j’accuse del partito di Giorgia Meloni contro il sindaco di Torre del Greco, per aver perso il treno dei finanziamenti pubblici per la realizzazione della Cittadella dello Sport, invece di crepare la maggioranza di Giovanni Palomba, mette in mostra le divisioni nel partito.

Infatti, fonti vicine al partito della Meloni vogliono l’unico consigliere comunale eletto a Palazzo Baronale, Alessandra Tabernacolo (nella foto a sinistra, ndr), non allineato alla dirigenza (Salvatore Quirino e Luca Alini, ndr), tanto da non sottoscrivere il comunicato stampa in cui si evidenzia l’incapacità di amministrare da parte dell’attuale giunta cittadina. Ancora di più, forti indiscrezioni vogliono l’ex capo di gabinetto dell’ex sindaco Borriello sempre più vicina alla corrente di Casillo del PD.



Sotto pubblichiamo il comunicato stampa integrale di Fratelli d’Italia.

Fondi Città Metropolitana perso dall’amministrazione, l’attacco di Fratelli d’Italia: “Chi si scorda i grafici del progetto preliminare non può guidare Torre del Greco” “Succede che nella quarta città della Campania per numero di abitati ci sia un‟amministrazione che per adire ad un finanziamento pubblico da 8,5 milioni di euro dimentichi di presentare nientemeno che i grafici relativi al progetto preliminare dell‟opera che si vuole realizzare. Succede che un sindaco ex consigliere provinciale come Giovanni Palomba, un assessore all‟Urbanistica con tanto di laurea in Ingegneria, un dirigente con tanto di curriculum si vedono passare sotto il naso una serie di incartamenti informativi giunti di Palazzo Matteotti senza capire l‟importanza di ciò che si sta „scordando‟ di inviare.

Succede che però se ciò è vero restano comunque tutti al proprio posto come se nulla fosse mai accaduto, con l‟assordante silenzio del Segretario Generale Pasquale Incarnato e del Presidente O.I.V. Carmela Cucca. Figure istituzionale deputate al controllo di gestione dei dirigenti comunali.

Succede a Torre del Greco, una volta città dei fiori e del corallo e oggi città della colla sulle poltrone, dove non ci si schioda nemmeno se si combina un papocchio del genere ai danni della città dopo avere sbandierato ai quattro venti la volontà di dare il via alla tanto attesa Cittadella dello Sport”. È un misto di ironia, rabbia e rassegnazione lo sfogo di Luca Alini e Salvatore Quirino, rispettivamente segretario cittadino e responsabile dell‟area Miglio d‟oro di Fratelli D‟Italia, dopo avere appreso dalla stampa che l‟amministrazione comunale ha perso l‟opportunità di farsi finanziare interventi per 8,5 milioni di euro dalla Città Metropolitana, soldi destinati secondo gli intenti di Palazzo Baronale a realizzazione un campo, una pista ciclabile e una serie di sottoservizi della famosa Cittadella dello Sport di viale Europa: “Apprendiamo – proseguono Alini e Quirino – di scene di panico e di incontrollata isteria quando si è diffusa la notizia dell‟esclusione di Torre del Greco dalla lista dei Comuni ammessi al finanziamento. Si narra di corse verso gli „sponsor politici‟ alla ricerca di una soluzione al problema. Ma l‟unica follia è che dopo questa storica figuraccia, l‟ennesima che testimonia la totale inettitudine dell‟attuale amministrazione comunale, tutti i protagonisti di questo „scandalo‟ di vita politica restino saldamente al loro posto come se nulla, ma proprio nulla fosse mai accaduto”. “Del resto – sono le ultime considerazione di Luca Alini e Salvatore Quirino – questo è l‟andazzo di questa amministrazione, che ripavimenta i marciapiedi di gran parte della città quando basterebbe sostituire poche mattonelle e lascia aperte le voragini presenti lungo le strade. Del resto il sindaco Palomba, da semplice consigliere di opposizione, aveva trovato il modo di criticare la passata amministrazione capace, quella sì, di chiudere in tempo utile venti cantieri aperti con i finanziamenti Più Europa e in grado soprattutto di non perdere un euro di quei fondi pubblici. Operando forse male, malissimo, come peggio non si poteva, ma almeno lavorando e non lasciando la città in uno stato di totale abbandono che non si era finora visto a Torre del Greco nemmeno nei periodo più bui del peggiore commissariamento prefettizio”.