Napoli – M5S, Cirillo: “Borse di studio, sì alla nostra richiesta di un Consiglio regionale monotematico”

L’annuncio del consigliere regionale: “Diritto allo studio negato in Campania, in aula condivideremo la nostra proposta per mettere fine ai ritardi”

“Il diritto allo studio universitario è negato in Campania a chi non ha risorse a sua disposizione. Da anni portiamo avanti la nostra battaglia perché siano pagate con puntualità le borse di studio a chi ne ha conseguito il sacrosanto diritto, ma ancora oggi apprendiamo che migliaia di studenti sono in attesa da anni di un’erogazione la cui data è ancora da destinarsi. Abbiamo portato di recente la questione in Commissione Trasparenza e siamo venuti a conoscenza che ad oggi, c’è un solo funzionario Adisurc deputato a smaltire le pratiche di 22mila beneficiari. Una vergogna nazionale contro la quale non smetteremo mai di combattere e che ora sarà al centro di un Consiglio regionale monotematico che abbiamo fortemente voluto e che sarà presto calendarizzato. Non possiamo più permettere che, per una mera sciatteria organizzativa, studenti meritevoli di famiglie indigenti siano costretti a svolgere anche a un doppio lavoro da alternare a corsi con frequenza obbligatoria e a ore di studio per inseguire il sogno di un titolo di studio. Tra questi c’è stato anche chi, non potendo più contare sulla puntualità dell’erogazione della borsa di studio a cui aveva diritto, ha addirittura rinunciato alla carriera universitaria”. Lo annuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo.



“Ringraziamo quanti, al di là delle bandiere e del colore politico, hanno accettato di firmare la nostra richiesta di una seduta straordinaria. In aula con gli esponenti degli altri gruppi politici vogliamo condividere ed elaborare proposte che puntino a mettere fine a un fenomeno che peggiora di anno in anno e a far sì che non ci sarà mai più neppure un giorno di ritardo nell’erogazione di ogni singola borsa di studio. Negare il diritto allo studio – conclude Cirillo – equivale a negare un’opportunità di sviluppo per la nostra terra. Un solo studente che lascia gli studi è una sconfitta per tutti e non possiamo più consentirlo”.