In particolare, le Fiamme Gialle hanno riscontrato che il “proposto”, gravato da numerosi precedenti penali per traffico di sostanze stupefacenti, di recente peraltro protagonista di una rocambolesca cattura, presentava un profilo reddituale dichiarato al Fisco sproporzionato rispetto al tenore di vita; di conseguenza l’immobile è stato sequestrato in quanto acquistato con denaro frutto del reinvestimento dei proventi illeciti ricavati dall’attività criminale svolta all’interno del clan.
Il Ranieri aveva infatti ricoperto all’interno della consorteria criminale gli importanti ruoli di custode delle armi da fuoco e di cassiere del denaro frutto delle diverse attività delittuose del sodalizio.
L’immobile risultava fittiziamente intestato ai figli ed accatastato come “scuderia” di poche decine di metri quadrati, anziché come reale ed effettivo appartamento.
L’operazione odierna si inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza volto all’aggressione alle ricchezze illecite degli esponenti collegati alla criminalità organizzata, settore nel quale sono particolarmente attive le Fiamme Gialle del Gruppo di Torre Annunziata.