Intervista a Riccardo Apa
Torre del Greco – Un importante traguardo, quello raggiunto dalla ditta Apa di Torre del Greco, che festeggia quest’anno il 160° anniversario di attività. Anni scanditi da notevoli successi, soprattutto nel mercato estero con la diffusione di prestigiosi prodotti tra i quali un ruolo determinante è sempre spettato al cameo. A commentare i centosessanta anni di attività, Riccardo Apa, che, con estrema disponibilità ci ha parlato dei successi ma anche delle amarezze di una realtà territoriale quale la Apa.
Innanzitutto, quando nasce e come si sviluppa la ditta Apa?
"L’azienda nasce per opera dei nostri avi, e, inizialmente è ubicata a Napoli a Santa Lucia. L’anno di nascita, naturalmente è il 1848. Dopodichè, contemporaneamente alla realizzazione dell’autostrada l’azienda viene trasferita nel territorio torrese, nello strategico punto dove è risieduta fino a poco tempo fa. Un scelta motivata dalla convenienza, in quanto questo posto era non solo più facilmente raggiungibile, ma soprattutto essendo nei pressi di Pompei, sicuramente non sarebbe mancato un buon afflusso di turisti."
Recentemente c’è stato il trasferimento della sede una posizione palesemente meno visibile, quanto ha influito questa novità?
"Purtroppo si sono sentite subito le conseguenze, abbiamo effettuato uno spostamento costosissimo con molti danni, soprattutto per una questione di visibilità, e, questo comporta anche numerosi svantaggi. Prima, già passando per l’autostrada era possibile vedere la nostra ditta, mentre adesso questo non è più possibile per cui c’è meno visibilità".
A livello interna z i o n a l e , quali sono i paesi dove c’è maggiore richiesta?
"Ci sono stati vari momenti: in passato le richieste venivano soprattutto dagli Stati Uniti e dal Giappone, però, con la crisi che stanno vivendo attualmente in quei posti, c’è domanda soprattutto dai paesi dell’est, quelli in fase di sviluppo. Poi nel corso degli anni abbiamo avuto anche una clientela "celebre" come ad esempio Liz Taylor. Ora però la situazione è diversa ed eventi come l’11 settembre o l’emergenza rifiuti hanno influito negativamente tantissimo".
Progetti ed ambizioni per il futuro?
"Vorremmo rinnovare la merce: creare con le stesse materie prime degli oggetti nuovi ed anche più moderni. Un’ambizione sarebbe invece puntare sulla clientela italiana, per anni forse abbiamo sottovalutato questo potenziale mercato al dettaglio, e, sarebbe interessante rivolgersi anche a loro".
Paola Russo
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 13 – mercoledì 02 luglio 2008