Interrogazione dei consiglieri regionali Cirillo e Cammarano: “Regione intervenga su divieto di approdo a Capri”
“Messi in ginocchio da recenti divieti e dalla guerra scatenata dai grandi armatori, i cosiddetti imprenditori del charter nautico rischiano il tracollo. Specializzato nel noleggio dei natanti da diporto a fini ricreativi o per usi turistici, il comparto, grazie a una valida offerta alternativa, ha prodotto non pochi posti di lavoro, con un trend destinato a crescere a beneficio dell’industria del turismo in Campania. Ma a minarne il futuro è oggi la battaglia delle società di navigazione secondo le quali gli operatori del charter, che vivono esclusivamente di turismo, opererebbero invece come un servizio di trasporto alternativo Ma a sferrare l’ultimo colpo è stata l’eliminazione sull’isola di Capri della banchina libera per lo sbarco, che ha costretto i charter ad approdare al porto turistico, al prezzo di 100 euro ad accosto, oltre alla tassa turistica di 2,50 euro a persona. A ledere ancor più la categoria, l’istituzione dell’Area Marina protetta di Capri che impedisce il transito a ogni tipologia di imbarcazione”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali M5S Michele Cammarano e Luigi Cirillo, che sulla vicenda hanno presentato un’interrogazione nella quale chiedono alla giunta “quali provvedimenti intende assumere al fine di tutelare società di charter in Campania, garantendo l’esercizio libero della loro attività”.