Pensieri liberi – I proverbi costituiscono la ricchezza dei popoli, sono la sintesi, il risultato delle conoscenze che essi hanno acquisito e tramandato nella loro millenaria storia.

Qualche volta, sembrano essere in contraddizione: “Chi fa da sé, fa per tre”, è l’invito a far leva soltanto sulle nostre risorse di un vecchio adagio, ma c’è anche “L’unione fa la forza”. “Chi va piano va sano e va lontano”, ci raccomanda un altro detto, ma c’è pure la sollecitazione opposta: “Chi ha tempo non aspetti tempo”, e potremmo continuare ancora per molto…
Però, le contraddizioni sono solo apparenti: a ben riflettere, l’utilizzo dell’una o dell’altra modalità di comportamento, dipende dalle diverse circostanze che la vita, quotidianamente, si diverte a presentarci. Il proverbio ricordato nell’intestazione del mio articolo è stato riportato alla mia mente da una – finalmente! – piacevole sensazione provata stamattina. Mi sono risvegliato poco dopo l’alba, e già il sole risplendeva, alto e possente, nel cielo…

“4 aprilante, giorni 40″… Ecco una previsione che, quasi sempre, in passato è stata rispettata: se il giorno 4 del mese di aprile era bel tempo, così sarebbe stato per ben altri quaranta giorni. In opposto, se ‘menava’ di brutto, pioggia, freddo e vento, per i medesimi giorni quaranta!



Che cosa succederà, nel prossimo futuro, dal punto di vista meteorologico? Non lo so e, sinceramente, non credo neppure che abbia grande importanza… Questo 2020 è un “anno bisestile” che, purtroppo, già ha dimostrato di mantenere fede alla nefasta fama legata agli anni che aggiungono un ulteriore giorno al mese di febbraio: “Anno bisesto, triste e molesto”, recita un altro proverbio, e credo che, raramente, l’umanità, tutta abbia visto un periodo peggiore di quello che stiamo vivendo…
Passerà? Me lo auguro vivamente, anche se i ‘segnali’ non sono per nulla incoraggianti. Questo virus è veramente terribile, neppure gli esperti si azzardano più di tanto nelle loro previsioni… E’ un nemico, sconosciuto, subdolo, invisibile, il più difficile contro il quale combattere. Probabilmente, l’unica arma di cui disponiamo, è il “restiamo a casa” che continuamente ci ripetono gli organi di governo e di informazione. Ma, se è così che stanno le cose, com’è possibile che sono ancora in tanti a non averlo capito? Se non tutti osservano questa fondamentale precauzione, anche il sacrificio di coloro che si sottopongono al salvifico isolamento, rispondendo “presente” all’appello, sarà completamente vanificato!
Ernesto Pucciarelli