Intanto altre grandi opere sorgono, la VII commissione lenta nel dare risposte
(a) Servizio in abbonamento – Torre del Greco – L’incubo eco-mostro continua e come abbiamo sempre sostenuto non è stata mai messa la parola fine alla sua costruzione.
L’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica (n° 76 del 15 dicembre 2004) decisa dal Comune non ha intimorito la Wisco Spa che, rappresentata dai suoi legali, ha depositato, agli inizi di agosto, un ricorso al Tar
della Campania per ottenere l’annullamento dei provvedimenti di ritiro dell’autorizzazione paesaggistica effettuato dalla squadra di governo targata Ciro Borriello. I legali della società industriale hanno presentato una richiesta ben precisa e minuziosa secondo la quale i giudici amministrativi dovrebbero abolire il provvedimento ratificato dal sindaco Borriello. I motivi sono stati resi espliciti: "si fonda sul travisamento di quanto disposto
dalla Soprintendenza" e sulla "pretestuosità della motivazione dell’atto". E’ quindi ancora più che mai aperta la
vicenda giudiziaria dell’impianto dei veleni. Ricordiamo al Sindaco e a tutti i nostri lettori che noi de La Torre abbiamo suggerito molti modi per bloccarne la costruzione, e che probabilmente l’annullamento della sola
autorizzazione paesaggistica non era sufficiente. Ma un altro mostro è nato: ci riferiamo all’enorme e molto ben fatto ponte che unisce i due fondi, separati dalla carreggiata autostradale, di Villa Olivella di proprietà degli
armatori Bottiglieri. Guarda caso, l’autorizzazione paesaggistica è la n° 77 del 16-12-2004 emessa all’amministrazione di Ciavolino, dalla stessa commissione edilizia e dagli stessi dirigenti, il giorno dopo quella del depuratore industriale, mostrando così che con un po’ di buona volontà le cose si possono fare, ma si favoriscono quasi esclusivamente gli interessi di alcuni privati e non la cittadinanza tutta. Ricordiamo che il ponte di via Curtoli utile ai cittadini, oltre ad esser mal fatto, è pericolosissimo, e non è stato ancora ultimato.
Questa ed altre le vicende che, sottoposte anche da privati, alla VII commissione non hanno avuto ancora risposta. Poco concludente si sta mostrando anche l’opposizione: lenta e poco determinata.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea del II° numero di settembre