I truffatori effettuano delle telefonate anonime a delle famiglie a caso (non essendo stato reso pubblico un elenco dei beneficiari per questioni di privacy) per poi chiedere loro i codici riportati sui buoni spesa ricevuti. Molti cittadini, però, si sono insospettiti ed hanno contattato il Comune per chiedere chiarimenti e Palazzo Farnese ha comunicato che da parte del Comune nessuno era stato autorizzato a telefonare alle famiglie chiedendo i codici.
E’ quindi evidente che ci si trova davanti ad una truffa. L’invito rivolto ai cittadini è quello di fare attenzione e segnalare immediatamente simili telefonate alle Forze dell’Ordine.