In particolare, il destinatario del provvedimento di prevenzione patrimoniale ha manifestato nel tempo abitualità e sistematicità nello spaccio di sostanze stupefacenti, presso le discoteche della costiera amalfitana (in specie a Vetri sul Mare) e soprattutto nell’hinterland oplontino, dove è diventato un solido punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona.
La sua pericolosità sociale risale almeno al 2009 ed è stata confermata dalle successive e reiterate condotte delittuose, sino ad epoca recente, come risulta evidente dall’ultimo sequestro, eseguito nei suoi confronti sempre a Torre Annunziata nel 2018, di una partita di cocaina suddivisa in varie dosi rinvenuta all’interno della sua auto.
Nella considerazione che il GUARRO non risulta mai aver svolto nessuna attività lavorativa lecita né tantomeno aver percepito redditi di legittima provenienza, in presenza di un quadro indiziario che vede quest’ultimo come soggetto che vive prevalentemente se non esclusivamente grazie ai proventi assicurati dallo spaccio della droga, la compente Autorità Giudiziaria ha provveduto a sottoporre a sequestro le sue disponibilità liquide e il suo patrimonio immobiliare indebitamente acquisito nel tempo.
Più in dettaglio, la misura ablativa in argomento è stata eseguita dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco, che ha sequestrato denaro per oltre 106 mila euro depositato su due conti correnti nonchè un appartamento di pregio, che si affaccia sul lungomare della città corallina con vista sul golfo di Napoli (con annesso garage), per un valore che si aggira intorno ai 280 mila euro.