Sulle zone 1,2,3,5 (Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 5: Tusciano e Alto Sele) l’allerta sarà di colore Arancione mentre sulle restanti aree l’avviso è di colore Giallo.
Nelle zone di allerta Arancione si prevedono:
Precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di forte intensità, in attenuazione dal pomeriggio-sera di domani, venerdì 5 giugno.
Venti forti da Sud con locali raffiche nei temporali
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Mare agitato con possibili mareggiate lungo e coste esposte fino al mattino.
Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico diffuso con i seguenti scenari derivanti dall’impatto al suolo delle precipitazioni:
Instabilità di versante, localmente anche profonda, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti); Scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Possibili cadute massi in più punti del territorio.
Nelle zone di allerta Gialla si prevedono:
”Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di moderata intensità, in attenuazione nella seconda parte della giornata di domani
Locali raffiche nei temporali
Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico localizzato e i seguenti scenari di impatto al suolo:
Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); Possibili cadute massi in più punti del territorio; Fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate.
La Protezione Civile raccomanda agli enti competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni attesi, anche in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.