L’assise comunale delibera a favore del presidente Gaglione
(a) Torre del Greco – La Turris ottiene in concessione l’“Amerigo Liguori” e accelera i tempi per la realizzazione del manto in erba sintetica in vista della prossima stagione. Il consiglio comunale ha infatti revocato il vecchio regolamento del 2002 inerente le modalità d’uso dell’impianto sportivo, per affidarne la completa gestione – per i prossimi sei anni – a Rosario Gaglione, presidente della prima squadra cittadina e artefice di una grossa battaglia per ridare al “Liguori” un minimo aspetto di decenza.
Respirano le casse di Palazzo Baronale: l’ente infatti andrà a risparmiare quasi centomila euro per spese di manutenzione e per la cura del manto erboso. Costi che per sei anni saranno a carico del presidente della Turris, che rimane autorizzato a concedere l’impianto in uso temporaneo, per allenamenti e gare ufficiali, ad altre associazioni sportive del territorio che ne facessero richiesta. Fissati i prezzi per la sub concessione dell’impianto: trenta euro per allenamenti diurni, ottanta euro per gare ufficiali e cento euro per la concessione in notturna dell’impianto. Così, consolidate realtà sportive come l’Amatori Rugby, il Città di Torre del Greco e l’Hockey Fortitudo, dovranno ora “pagar dazio” alla società di Via Veneto per usufruire del malandato “Liguori”. Una prospettiva che non è andata giù all’opposizione che, in aula, ha prima criticato il provvedimento e poi abbandonato l’aula: “L’atto – ha tuonato Alfonso Ascione dell’Udc – presenta un profilo di illegittimità in quanto non c’è stato alcun pubblico avviso per far concorrere le altre associazioni”.
Al di là delle polemiche, l’affidamento della gestione del “Liguori” al reggente della più rappresentativa realtà sportiva locale, non può che far tirare un sospiro di sollievo viste le desolanti condizioni in cui giace il vecchio comunale: locali allagati e fatiscenti, la tribuna alle prese con pericolose infiltrazioni d’acqua e un rettangolo di gioco oramai ridotto ad un desolante “manto fangoso”.
A portata di mano dunque la soluzione del sintetico: la realizzazione dell’erbetta artificiale potrebbe seguire un iter più snello, e sia il sindaco Borriello che il presidente Gaglione sono certi della realizzazione dell’opera non appena l’attuale campionato terminerà. Un campo in erba sintetica che porrebbe fine alla mortificante situazione in cui i calciatori sono costretti a confrontarsi, e che allo stesso tempo permetterebbe anche agli altri sport di usufruire di un rettangolo di gioco degno di tal nome.
Niar
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre in edicola il 4 febbraio 2009