L’Oms «non raccomanda l’uso di guanti da parte delle persone, in comunità. Utilizzarli può» infatti «aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso». Lo chiarisce l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
«Pertanto, in luoghi pubblici come i supermercati, oltre al distanziamento fisico, l’Oms raccomanda l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita. Migliorando ampiamente le pratiche di igiene delle mani, i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus», ribadisce l’Oms, che raccomanda comunque sempre di «contattare le autorità locali sulle pratiche raccomandate nella propria area». In Lombardia ad esempio i guanti sono obbligatori quando si prendono i mezzi pubblici. Utilizzare in modo corretto i guanti è tutt’altro che semplice e in rete in questi mesi sono comparsi numerosissimi video che mostravano come anche in ospedale, personale esperto, può facilmente commettere errori. Meglio quindi lavarsi bene le mani con l’igienizzante e ancora meglio con acqua e sapone.
I guanti, infatti, offrono una falsa idea di sicurezza, pertanto se usati non correttamente rischiano di trasformarsi in un veicolo del virus anziché in una barriera. Per non parlare dell’impatto che avrebbero sull’ambiente e sulla sanità pubblica e privata: un uso massivo ed improprio dei guanti di lattice o di gomma tra la popolazione potrebbe infatti causare problemi di approvvigionamento di questi dispositivi di protezione individuale agli operatori sanitari: gli unici che ne hanno davvero bisogno (e forse la difficoltà di reperimento degli ultimi mesi può essere alla base di questo dietrofront sull’utilizzo dei guanti da parte dell’Oms).