Da premettere che non è volontà dell’azienda farsi coinvolgere in quelle che appaiono beghe politiche e/o strumentalizzazione dei fatti.
Urge, tuttavia, chiarire alcuni aspetti che stanno sì danneggiando la regolarità del servizio stesso, ma per cause non dipendenti dalla volontà della Buttol Srl, che è parte lesa anch’essa.
L’Azienda, si ricorda, ha recentemente assunto la gestione del cantiere di Torre Del Greco. All’atto dell’assunzione dell’appalto, il Comune di Torre del Greco aveva una raccolta differenziata vicina al 9% e un territorio comunale invaso da centinaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati. Pur in piena emergenza Covid in piena condivisione delle direttive del Comune di Torre de Greco, la Buttol ha raggiunto in breve tempo valori di raccolta differenziata superiori al 50%, così come certificato dagli Enti preposti e con dati incontrovertibili.
Vero, invece, è che la Buttol è costretta a ripetute e quotidiane attività di riassetto del territorio, ovvero alla raccolta dei rifiuti depositati in maniera incontrollata e indifferenziata da cittadini non rispettosi delle regole, in difformità al calendario di raccolta e in assenza o quantomeno grave deficienza di controlli da parte degli organismi preposti alla vigilanza, con ripercussioni sui tempi del servizio e sugli obiettivi da raggiungere.
Paradossalmente, l’azienda si ritrova oggi anche a subire le intemperanze da parte di gruppi di cittadini, che scendono in strada per bloccare il trasbordo di rifiuti nei punti indicati e autorizzati dal Comune. Il trasbordo è previsto dalla legge e dallo stesso capitolato d’appalto, oltreché essere un sistema universalmente riconosciuto idoneo per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata ed assolutamente necessario per l’ottimizzazione del servizio. Lo stesso Commissario Straordinario di Torre del Greco, in data 6 giugno 2018 nella Sua relazione conclusiva giungeva a queste ed altre considerazioni, cui si invita l’Assessore Arvonio ad una attenta lettura.
A tal proposito è bene chiarire la vicenda del sequestro di viale Sardegna, area individuata con ordinanza sindacale per l’espletamento delle attività di trasbordo, poi risultata inidonea sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, ma assegnata alla Buttol come previsto dallo stesso capitolato d’appalto dall’ente comunale. Rispetto alle altre presunte anomalie ipotizzate, l’azienda ha da subito avviato la propria difesa nelle opportune sedi, consapevole di aver operato correttamente e confidando che ciò sarà presto accertato. A tal proposito l’azienda ha piena fiducia nel lavoro della magistratura, cui offre la piena collaborazione per l’attività di accertamento in corso.
L’attività di trasbordo, si precisa, viene effettuata in tutti i Comuni ma solo a Torre del Greco risulta qualcosa dì straordinariamente dannoso agli occhi dell’opinione pubblica, per ragioni che si fa fatica ad individuare.
Eppure questa pratica si rende necessaria per ottimizzare la differenziazione dei rifiuti in ossequio ad un calendario di conferimento disposto dal Comune, che tra l’altro prevede, ogni giorno, la raccolta di una doppia tipologia di rifiuti.
Altro punto dolente è la totale assenza di uno o più Centri di Raccolta (c.d. Isole Ecologiche). La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nella quarta città della Campania risulta difficilmente eseguibile senza un Centro di Raccolta, la cui realizzazione (ben DUE dalle previsioni di gara), secondo quanto riferisce la stampa sembrerebbe ferma al palo per una volontà meramente politica. Assenza che danneggia oltremodo il servizio e contribuisce al quotidiano deposito incontrollato di rifiuti ingombranti e pericolosi.
Nonostante tutte le difficoltà , la società Buttol è determinata a svolgere il proprio compito con il massimo impegno, confidando nella collaborazione di tutti, e sarà attenta a non farsi coinvolgere in strumentalizzazioni politiche, da qualsiasi parte esse provengano.