I test sierologici rapidi, attualmente utilizzati, non sono utili a questo scopo.
Questi test non rilevano la presenza di virus ma la presenza di anticorpi, che si sviluppano entro 7 giorni dal momento dell’infezione, principalmente nei primi 3-4 giorni. Visto che la scienza, che dovrebbe essere il faro che guida le nostre decisioni, ci dice che la contagiosità di SARS-COV-2 si ha da circa due giorni prima della comparsa dei sintomi e si esaurisce dopo circa 10 giorni, è chiaro che u n risultato negativo del test sierologico non può escludere che il soggetto si trovi proprio nei primissimi giorni dell’infezione,  quando, in realtà , è maggiormente infettivo  e possa diffondere il contagio magari sentendosi anche sollevato da un tale risultato.
Al momento, solo chi ha un sierologico positivo viene sottoposto anche al tampone di controllo, perché mentre il sierologico rileva gli anticorpi che persistono nel soggetto ormai guarito e lo difendono da una successiva re-infezione, il tampone rileva direttamente la presenza del virus. Il tampone risulta essere, al momento, l’unico test disponibile per valutare l’infettività di un soggetto entrato in contatto con SARS-CoV-2 nei primi giorni , anche se continua a rilevarlo per qualche tempo dopo che il paziente non è più infettivo.
Quello che si rischia continuando a somministrare test sierologici è di perdersi i soggetti infettivi, cioè proprio quelli che questo screening di massa dovrebbe individuare.
Potrebbe anche interessarti:
In Campania c’è il comune più piccolo d’Italia e uno dei borghi più belli del Belpaese: scopri dove |
E’ necessario affidarsi al tampone, concentrandosi sui soggetti con sintomi, come sistema affidabile di ricerca di soggetti infettivi. Tra l’altro il valore dello stesso tampone è limitato ed andrebbe ripetuto periodicamente, perché essere negativi oggi non vuol dire esserlo anche domani.
Infine, esprimiamo la nostra vicinanza alla categoria degli insegnanti, ultimi destinatari della campagna di colpevolizzazione del Presidente De Luca, a cui si è velatamente data la colpa della non ripresa della scuola perché non volevano sottoporsi al sierologico. Probabilmente, la categoria è invece ben preparata e ha capito i grandi limiti, anche pericolosi, di questo tipo di test.
Clementina Sasso e Marco Manna
Candidati alle Elezioni Regionali Campania 2020 con Potere al Popolo (circoscrizioni di Napoli e Salerno)