Dopo lungo tempo l’Atletica paralimpica torna a vivere una bella giornata di emozioni allo Stadio Armando Picchi di Jesolo. La ripartenza agonistica post-lockdown con gli Assoluti è stata contrassegnata da risultati decisamente confortanti e due record nazionali.
La primatista mondiale dei 100 T63 Martina Caironi (Fiamme Gialle) debutta nella gara più veloce con 15.23 e si conferma nuovamente campionessa italiana di specialità . Al secondo posto il doppio argento iridato Monica Contrafatto (Atletica Studentesca Rieti) che si esprime in 15.93. Terza la giovane esordiente Ambra Sabatini (Atletica Grosseto Banca Tema), classe 2002, 16.68 alla sua prima competizione ufficiale, prestazione che fa sognare un futuro sicuramente roseo.
Per la categoria T35 l’argento mondiale Oxana Corso (Fiamme Gialle) conquista agilmente il titolo italiano in 16.21. L’atleta transgender  Valentina Petrillo (Omero Bergamo) vince la sua prima prova agonistica tra le donne ipovedenti T12 correndo in 13.24. Nella corsa in carrozzina femminile emerge Maria Criscione (Handy Sport Ragusa) che realizza il primato assoluto nei 100 T33 con 43 secondi.
Nei 100 maschili buona prova per Simone Manigrasso (Fiamme Gialle), primo gradino del podio tricolore T64 con 11.87 davanti al 12.18 di Riccardo Cotilli (Sempione 82).
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Nei lanci tutti gli onori del record vanno ad Alessio Talocci (Anthropos Civitanova), che strappa a Cristian Lella (Polisportiva Luna e Sole) il limite nazionale del peso F20 in un testa a testa al quarto lancio. La nuova migliore prestazione assoluta è quasi 50 centimetri più della precedente (10,45) e oggi segna la misura di 10,94. L’ex primatista sardo riesce comunque a migliorarsi con l’attrezzo che atterra a 10,77.
In chiave femminile la dominatrice mondiale del peso F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova), disturbata da una contrattura femorale negli scorsi giorni, si aggiudica l’oro tricolore preferendo assicurarsi il titolo con un solo lancio da 14.12. Agnese Caon (Veneto Special Sport) dà prova di essere in buone condizioni, fermandosi a soli due centimetri dal primato assoluto di 4,87, registrato a Cassola il 5 settembre.
Nei 10.000 T46 è Alessandro Di Lello (Fiamme Azzurre) a laurearsi campione d’Italia 2020. Lo specialista della maratona, già plurimedagliato azzurro, termina la sua gara in 35:12.85 ed inizia così la sua preparazione tecnica post-infortunio verso Tokyo 2020. Simone Colasuonno (Sardegna Sport) fa registrare un’ottima prestazione nella categoria T20 con33:15.32.