Roma – Mentre l’Istituto Spallanzani di Roma ha fatto sapere che procede senza intoppi la sperimentazione del vaccino italiano GRAd-CoV2 (potrebbe essere distribuito dalla primavera, aveva annunciato nei giorni scorsi a Sky Tg24 il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, sono riprese le attività anche allo Jenner Institute della Oxford University, dove con la collaborazione dell’italiana Irbm si sta sviluppando il vaccino anglo italiano ChAdOx1.

Nel frattempo i prodotti in fase di test negli Usa, in Cina e in Russia (che somministrerà le prime dosi a cittadini della Bielorussia) alimentano analogamente speranze di un rimedio tra la fine dell’anno e l’inizio del 2021.

Attualmente il vaccino italiano GRAd-CoV2 è nella fase 1 su 3 del percorso, quella relativi alla “immunogenicità”, cioè alla produzione di anticorpi “neutralizzanti, che all’interno dell’organismo devono bloccare la replicabilità del virus.



Entro l’anno si dovrebbe completare l’iter previsto con distribuzione dopo l’inverno.