Si rinnova come ogni anno lacampagna nazionale di sensibilizzazione “Accendi d’Oro, accendi la speranza” promossa da FIAGOP- rete nazionale delle associazioni di genitori di bambini e di adolescenti che hanno contratto tumori e leucemie – nell’ambito del Settembre d’Oro mondiale a sostegno dell’emato-oncologia pediatrica “Chilhood Cancer Awareness Month”.
Anche quest’anno FISPES, insieme a CONI e CIP, aderisce attivamente all’iniziativa ideata per “accendere” l’attenzione del grande pubblico e delle istituzioni sull’impatto del cancro su bambini e adolescenti e le loro famiglie.
Fino a domenica 27 settembre risplenderanno di luce dorata tantissimi luoghi in tutto il paese all’unisono con decine di monumenti e punti iconici in tutto il mondo. Nel corso delle cerimonie pubbliche di illuminazione saranno distribuiti migliaia di Nastrini dorati sotto forma di tatuaggioremovibile: “Chi lo indossa riconosce apertamente il coraggio, la forza e la resilienza dei bambini e degli adolescenti malati – sottolinea FIAGOP – ed esprime solidarietà all’intera famiglia perché quando si ammala un bambino, tutta la famiglia si ammala con lui”.
Testimonial FISPES per quest’anno è la sprinter plurimedagliata azzurra Oxana Corso, un argento e un bronzo nella categoria T35 (cerebrolesione) ai recenti Mondiali di Dubai, che dichiara: “Non possiamo non onorare questo settembre d’oro, un mese dedicato alla sensibilizzazione sulla tematica dell’oncologia pediatrica.
Rappresentare la Federazione, da sempre vicina e sostenitrice di FIAGOP, in occasione di questa importantissima iniziativa, è motivo di orgoglio per me. Ricorderemo per sempre questo 2020 come un anno intenso e particolare per tutti. Stiamo cercando ancora di combattere questo virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero, ma oggi più che mai non possiamo dimenticare tutti i bambini e gli adolescenti che già soffrono e combattono per la vita contro le malattie oncologiche. Un coro di speranza e di vicinanza da parte di tutti noi atleti paralimpici a tutti i genitori e fratelli che ogni giorno lottano per i loro piccoli guerrieri, costretti ad affrontare ogni giorno le lunghe e pesanti terapie lontani dalla propria casa, dalla scuola, dagli affetti”.
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