Quanto al dato campano, l’Unità di crisi ha fatto sapere che tra i 1.593 nuovi contagiati 99 presentano sintomi precisi dell’infezione mentre 1.661 sono asintomatici. Si conferma alta la mortalità, con altri 11 pazienti deceduti («tra il 17 e il 20 ottobre, ma registrati ieri», si legge nel bollettino regionale). Si aggiungono alle 72 vittime contate dal primo di ottobre.
La situazione si fa sempre più difficile a livello ospedaliero, dove aumentano le richieste di ricovero in degenza e in terapia intensiva. L’incremento dei contagi sta riducendo ulteriormente le disponibilità attuali.
Per questo sono stati sospesi i ricoveri ordinari programmati, fatte salve le urgenze. Al momento sono 85 i pazienti in terapia intensiva su 227 posti complessivi disponibili, mentre si contano 996 degenti sintomatici ricoverati negli ospedali, dove i posti disponibili totali sono 1.100: al momento ne restano 104.
I posti sono aumentati per effetto della attività di riconversione nei reparti in tutti gli ospedali regionali. Si devono reperire a regime 301 posti letto per la terapia intensiva, 359 per la sub intensiva e 991 posti di degenza ordinaria, tutti dedicati ai pazienti affetti da Covid-19. Una parte minima di queste postazioni è stata recuperata, ma i Direttori Generali sono al lavoro per individuare nuove disponibilità.
Per le terapie intensive si attende anche l’allestimento di 553 nuovi posti letto programmati con una ordinanza commissariale di De Luca. Ma occorrerà rispettare i tempi tecnici.
In questo contesto, il Governatore ha annunciato provvedimenti urgenti. Non avendo ottenuto risposte adeguate dalla Protezione civile per l’invio di medici e infermieri, da venerdì farà scattare il coprifuoco sanitario a partire dalle ore 23, mentre cento militari inviati dal Viminale presidieranno le strade della movida per far rispettare le nuove limitazioni. Ad Arzano è stata dichiarata la zona rossa.
L’ordinanza numero 82 del 20 ottobre ha stabilito il blocco della mobilità tra province. L’obiettivo del Governatore è far abbassare la curva epidemica, per evitare l’ingolfamento degli ospedali. Decisiva per preservare la capacità di assorbimento e l’efficienza degli ospedali sarà la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). Sono in corso le vaccinazioni con priorità per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.