I reati ipotizzati dagli inquirenti sono di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Un secondo provvedimento di fermo è stato eseguito dai carabinieri di Torre del Greco (Napoli) e dalla Tenenza di Cercola, nel Vesuviano, per una tentata estorsione aggravata che riguarda quattro persone ritenute appartenenti allo stesso clan: si tratta di Giuseppe De Luca Bossa (fratellastro del fondatore Antonio “Tonin o’ sicc”), Eugenio Bonito, Domenico Amitrano e Carmine Fico che, secondo gli inquirenti, avrebbero chiesto un pizzo da 50mila euro al titolare di una concessionaria di già vittima dell’esplosione di un ordigno, lo scorso 9 settembre, che gli ha procurato ingenti danni.