Napoli – In Campania i positivi al Covid-19 salgono a 90.039 per 3.120 nuovi casi su 15.793 tamponi (1.139.496 dall’inizio della pandemia).

Si registra un calo di circa 10mila tamponi esaminati in laboratorio rispetto alla giornata precedente, per effetto della chiusura nella giornata festiva di molti laboratori esterni.

Si tratta di una tendenza in atto a livello nazionale.



Rispetto ai 3.120 casi positivi registrati, sono 2.710 gli asintomatici e 410 le persone con sintomi evidenti, un balzo significativo rispetto agli ultimi giorni. L’autorità sanitaria monitora con preoccupazione l’affollamento ospedaliero, alla luce della crescente richiesta di assistenza che arriva dai cittadini. Con una nota si è chiarito che i posti letto disponibili sul dato complessivo sono diffusi sull’intero territorio. Ci sono ospedali che ne hanno, in altri casi sono esauriti. Il continuo afflusso di pazienti modifica in tempo reale la situazione di minuto in minuto, spiega l’Unità di crisi.

Il nuovo Report dei posti letto su base regionale, diffuso dall’Unità di crisi, riferisce che su 590 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 191 sono occupati. Per le degenze, rispetto ai 3.160 i posti attivabili, ne sono occupati 1.949 i pazienti ricoverati: la riserva in questo caso è di 1.211 articolati in vari presìdi territoriali. A supporto ci sono le strutture accreditate, che forniscono posti letto al servizio sanitario regionale. Il problema resta il reperimento di medici, soprattutto anestesisti, e infermieri. Si registrano altri decessi.

Nelle ultime 24 ore altre 18 vittime, che portano il totale a 844 il numero dei deceduti per il coronavirus in Campania dall’inizio dell’epidemia. Di questi, 414 sono deceduti dal primo ottobre. I numeri restituiscono un quadro epidemiologico in netta espansione, al di là delle misure fin qui adottate. A poche ore dall’entrata in vigore delle restrizioni diversificate, il cui esito povrà essere verificato non prima di 10-15 giorni, dati i tempi di incubazione del virus, il Ministero e l’autorità sanitaria puntano ad un nuovo giro di vite.

Entro domani potrebbero essere aggiornate le mappature, che hanno collocato per ora Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta in Area rossa, Puglia e Sicilia nella zona Arancione, mentre Campania e le altre regioni restanti sono nella Gialla.

Il primo week end con il coprifuoco alle 22, con bar e ristoranti chiusi dalle 18 non ha fermato la folla in alcuni centri storici e sul lungomare di Napoli e pochi sindaci hanno firmato ordinanze di zone rosse perimetrale, nonostante la circolare esplicativa pubblicata dal Viminale. L’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni. Intanto, da martedì dovrebbero cominciare ad essere sbloccati i primi fondi per contributi a fondo perduto destinati a famiglie e imprese danneggiate dalle restrizioni per il virus.