La complessa ed articolata indagine svolta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento di questa Procura, prendendo le mosse da anomale operazioni finanziarie affiorate nell’ambito di un’attività di verifica fiscale eseguita dal predetto Reparto nei confronti di un professionista sottoposto ad usura, ha portato all’esecuzione, lo scorso 23 aprile, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e contestuale decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., per un valore di circa 320 mila euro, nei confronti del medesimo soggetto.
In particolare, sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle citate attività ispettive e sulla scorta dei riscontri eseguiti nell’ambito delle attività di indagine, veniva ricostruito un univoco e chiaro quadro indiziario dal quale emergeva l’intero rapporto usurario, che aveva avuto scaturigine nel lontano 2013 e che era perdurato fino ai primi mesi del 2020. In particolare, la vittima veniva costretta – anche attraverso percosse e minacce estorsive a danno della propria incolumità – alla restituzione di circa 320 mila euro, a fronte della richiesta di un prestito iniziale di 65 mila euro, con l’applicazione, quindi, di gravosi tassi usurari calcolati in ben oltre il 60% della sorta capitale sull’intero periodo.