Un dibattito sulla legge numero 16, causa del degrado dell’ospedale
Torre del Greco – Si è svolta venerdì 17 al palazzo Baronale la riunione che aveva come unico punto all’ordine del giorno il caso Maresca.
Tanti i presenti , tra cui le associazioni, il comitato pro-Maresca e alcuni dipendenti del nosocomio torrese.
La discussione è stata incentrata sulla legge regionale 16, quella che impone la riduzione dell’ospedale torrese in P.S.A.U.T. e sulla sua cattiva interpretazione politica. Infatti, alcuni rappresentanti della CISL hanno denunciato che, a distanza di due anni da quando fu lanciato l’allarme per l’ospedale Maresca, non è cambiato nulla e che il rischio non è solo quello di perdere gli ospedali di alcuni paesi, ma di degradare l’intera sanità campana.
E’ intervenuto anche l’ex assessore Filippo Colantonio che ha definito “difetto politico” la decisione di puntare su un solo reparto come punta di forza dell’ospedale.
E’ stato il dottor Picker, poi, a prendere la parola e a fare chiarezza, descrivendo ciò che la legge regionale 16 impone, soprattutto riguardo i punti nascita che dovrebbero essere spostati nell’ospedale di Boscoreale.
Per il dottor Angelo Nocerino, invece, la legge 16 è “una boiata”, perché non si possono avere reparti aperti quando viene a mancare un servizio fondamentale come il pronto soccorso. Infine, il sindaco Ciro Borriello ha concluso dicendo che ormai la legge non cambierà, ma si lavorerà per modificarla e ha proclamato un rilancio dell’ospedale Maresca.
Andrea Scala