“Ed ho visto qualcosa di davvero incredibile – ha aggiunto l’arcivescovo – Vi dico che la povertà non è una categoria ma è un volto, una storia, una persona. E quei volti, quelle persone sono una provocazione continua nella nostra vita”. “Non erano solo fratelli immigrati – ha spiegato ancora – ma tante persone di cui ricordo il nome, l’età .
E la presenza di tanti poveri in mezzo a noi non è frutto del caso. Le nostre comunità hanno bisogno di una presa di responsabilità condivisa”.