“Se negli ultimi due anni siamo riusciti ad allargare sensibilmente la platea dei beneficiari – spiega il Sindaco Giovanni Palomba – raggiungendo tante famiglie che, pur avendone i requisiti, in passato venivano escluse dal beneficio, il merito è innanzitutto da attribuire al grande lavoro dell’U. O. “Pubblica Istruzione” e alla fondamentale innovazione introdotta con l’adozione della piattaforma telematica per la presentazione delle istanze. Un particolare ringraziamento va rivolto anche alle librerie che hanno scelto di convenzionarsi con il nostro Ente e che gestiranno a breve la fase di utilizzo delle cedole”.
“Il valore complessivo delle cedole rilasciate si aggira intorno ai 480mila euro – aggiunge l’Assessore Enrico Pensati – Si tratta già di una somma che va ampiamente oltre la disponibilità derivante dai trasferimenti della Regione Campania, che sono pari a circa 318mila. In passato si spendeva non più del 60-70% delle risorse regionali. Ora, per concedere il beneficio a tutti gli ammessi, sarà necessario incrementare i fondi di almeno 180mila euro e lo faremo attingendo proprio alle economie derivanti dalle risorse vincolate non spese negli anni precedenti, che altrimenti avremmo dovuto restituire alla Regione”.
Decorsi i dieci giorni concessi per sanare almeno una parte delle istanze escluse (61), gli aventi diritto potranno spendere le cedole a partire dal prossimo 25 ottobre e fino al 3 dicembre. Il valore della cedola varia a seconda della scuola (media o superiore) e della classe frequentata: si va da 110 a 280 euro per le medie, e da 165 a 280 euro per le superiori. Un contributo importante per migliaia di famiglie, considerato pure che i libri potranno essere ritirati presso le librerie convenzionate senza anticiparne la relativa spesa: grazie alla piattaforma informatica gestita dal Comune, infatti, le cedole sono “de-materializzate” e al beneficiario basterà semplicemente esibire il codice fiscale per prenotare e ritirare i libri. Una rivoluzione copernicana rispetto al passato, quando i genitori dovevano acquistare i libri e successivamente presentare istanza di rimborso al Comune, con tempi recupero della spesa che spesso si allungavano quasi fino alla conclusione dell’anno scolastico.