L’artista fotografa sé stesso, in un’atmosfera onirica all’interno di una dimensione tuttavia palpabile e umana.
Incubi e sogni si susseguono in un viaggio denso ed emozionale, un cammino consapevole all’interno delle proprie malinconie, delle proprie fragilità.
Un lavoro alla scoperta di sé dove spazio e tempo si confondono per vivere nella concretezza dell’immaterialità.
“Giorni” è il concepimento di un sogno. Un sogno che forse, non è solo il suo. “ Dei sogni taciuti non v’è memoria “ – Stefano Tommasi