(a) Torre del Greco – Si è tenuto l’11 dicembre a Torre in viale Balzano l’incontro, organizzato dal capogruppo
Mpa Rosario Rivieccio, per discutere dello stato dell’ospedale Maresca. Sono intervenuti “i quattro colpevoli”, come li classifica Salvatore Ronghi, vicepresidente alla Regione, e cioè “i dirigenti, i direttori sanitari, politici e cittadini”. Fulcro di discussione dell’incontro è stata la tanto contestata Legge 16 sulla trasformazione entro giugno 2010 del Maresca in P.S.A.U.T., ovvero in mero ambulatorio di primo soccorso con impossibilità di ricovero. Più che una mutazione, questa sarebbe una vera e propria menomazione per il territorio. Franklin Picker, direttore del servizio assistenza ospedaliera dell’ASL NA3 Sud, ha evidenziato “una scarsasegnalazione dei problemi inerenti il nosocomio da parte del direttore e dell’amministratore sanitario”. L’ospedale torrese, che ha un bacino di oltre 300mila potenziali utenti, ha nel tempo subito notevoli depauperazioni. “Un ospedale di frontiera” lo definisce il portavoce del Sindaco, Antonio Borriello, che chiarisce: “Di rilievo è capire quali saranno i reparti funzionanti e informare al meglio il cittadino”. Nessuno in sala ha proferito la parola “chiusura”, nessuno ha voluto probabilmente perché le proposte concrete per rilanciare il Maresca sono cadute nel silenzio della burocrazia e della politica. Come spesso accade. “La sanità di questa Regione – si è difeso qualche illustre invitato – è commissariata”.
Simone Ascione
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 dicembre 2009