Fiorella Saggese (M5S) ha proposto la possibilità di istituire un garante della salute e ha chiesto di sollecitare il diffondersi della figura dello psicologo di base per i danni causati dalla pandemia; il Comune può intervenire nel campo della medicina territoriale, in particolare sui collegamenti tra le municipalità e i distretti sanitari.
Ha posto l’attenzione sulla sospensione dei ricoveri programmati dall’11 gennaio Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco); è necessario farsi carico delle difficoltà dei cittadini per curarsi, e a tal fine il Comune sia promotore di una iniziativa per consentire alle persone di curarsi presso le strutture private, pagando solo il ticket.
Aniello Esposito (PD) ha denunciato che negli ospedali cittadini si sta dando la precedenza ai pazienti affetti dal virus covid-19, escludendo terapie mediche per altre tipologie di pazienti. Ha chiesto inoltre flessibilità alla Polizia Locale nel non multare i cittadini che si recano nell’hub vaccinale di Capodimonte.
Antonio Bassolino (MISTO) ha confermato l’importanza delle campagne di sensibilizzazione per vaccinarsi e per i comportamenti corretti. Il contrasto della povertà sociale e sanitaria deve esserci attraverso la diffusione delle Case della Comunità come previsto dal Pnrr, ha detto. Occorre anche rafforzare la collaborazione tra Comune, Regione e Governo, facendo riprendere al Comune il ruolo che gli spetta in materia sanitaria.
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Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha sollevato la questione dei servizi dei medici di base nelle periferie della città . I cittadini sono costretti a rivolgersi alla guardia medica, e gli viene di fatto negato il servizio dei medici di base, perché è mancata la programmazione della sostituzione immediata dei medici di base andati in pensione.
Claudio Cecere (Misto) ha chiesto che il Sindaco si faccia portavoce della necessità di riorganizzare le strutture sanitarie della città , prevedendo l’aumento delle risorse umane. Ha sottolineato anche l’incidenza del costo dei tamponi sulle economie delle famiglie.
Rosario Palumbo (Cambiamo!) ha posto come azioni prioritarie del Comune il contrasto alle varie informazioni sulla pandemia, l’attuazione dei processi di prevenzione nel territorio cittadino e la definizione di una linea strategica di convivenza con il virus.
L’importanza di rilanciare la medicina territoriale è stata sottolineata anche da Pasquale Sannino (Insieme Per Napoli Mediterranea) che ha proposto la costruzione di un’azione educativa per il rispetto dell’ambiente nelle scuole e nelle associazioni così da non alterare il precario equilibrio dell’ecosistema.
Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) è inaccettabile che i tamponi rapidi siano a pagamento, mentre in altri paesi europei sono gratuiti. Al fine di potenziare le cure primarie della medicina territoriale, D’Angelo ha proposto di inserire l’atto aziendale dell’ASL nel Piano Sociale di Zona facendolo approvare dal Consiglio comunale.
Il Comune, ha ricordato Catello Maresca (Gruppo Maresca), è la prima autorità sanitaria. Riaffermare le responsabilità del Comune in materia sanitaria è il primo passo da fare, ha spiegato, anche convocando la conferenza dei sindaci dell’Asl Na1 per dettare le linee di indirizzo e di programmazione, vigilare sulle spese sanitarie previste per la città e segnalare le inefficienze.
Al termine del dibattito, nella replica, l’assessore Santagada ha confermato che la pandemia ha evidenziato l’importanza della medicina territoriale sostenendo che revisionare la medicina di prossimità perfarsi trovare pronti è fondamentale. Il futuro della Sanità , ha spiegato, deve passare attraverso la medicina di prossimità e anche la telemedicina, così da poter curare i pazienti da remoto.
Riguardo ai tamponi, l’assessore ha affermato che esiste già un prezzo calmierato fatto dal ministero salute con l’associazione di categoria dei farmacisti, mentre i molecolari sono gratuiti presso le Asl. La Giunta è in prima linea per prendere parte alle linee di indirizzo programmatiche per lo sviluppo della sanità del territorio.