Il Comune di Napoli con l’Assessorato alle Politiche Sociali coordinerà l’accoglienza che sarà così strutturata: il primo step prevede, in accordo con la Regione Campania, il trasferimento presso l’albergo COVID (168 posti) dove saranno effettuati screening completi sia per escludere contagi che per gestirli e per verificare la situazione sanitaria generale degli ospiti; successivamente i profughi saranno dislocati in diverse strutture come ad esempio la struttura comunale di Marechiaro (55 posti) e i CAS di Napoli (40 posti), Benevento (30 posti), Salerno (31 posti), Caserta (50 posti), Avellino (30 posti) ai quali si aggiungono la disponibilità della Croce Rossa per 25 posti, e altre realtà più piccole (altre se ne stanno aggiungendo man mano) quali Casa di Tonia e Fondazione Massimo Leone e tanti privati.
E’ on line, tra l’altro, sul sito istituzionale del Comune di Napoli, un form utile per accogliere la disponibilità che copiosa sta arrivando da parte di associazioni, residenti e professionisti a fornire aiuti concreti alla popolazione ucraina in difficoltà (https://www.comune.napoli.it/aiuto-ucraina).
Per aiutare famiglie, donne, bambini e persone in pericolo in fuga dall’Ucraina si potranno mettere a disposizione alloggi privati, strutture alberghiere e extra alberghiere, posti in comunità , stanze in conventi, contribuire alla raccolta di farmaci, offrirsi come traduttori/mediatori culturali, supporto psicologico.