Carlo Longobardi uomo di grande cultura, giornalista, tifoso del Napoli e della vita, seguitissimo sulla sua pagina Facebook, Carlo Longobardi è un napoletano vero, innamorato della sua città, ma anche severamente critico nelle sue riflessioni circa gli aspetti più retrivi e negativi della bella Partenope. Condivide con tutti i suoi innumerevoli amici e parenti ogni cosa, ogni momento della sua vita piena. Sposato dal 1998 con Melania Tramaglino, ha due figlie, Francesca e Cristina, suo orgoglio di sempre.
Nel libro Carlo Longobardi scrive “In che modo appare la terra dall’alto? E’ solo una grande, lenta palla, clamorosamente variegata e chiaramente tonda (mi sono sempre chiesto come fa l’acqua a non cadere). Man mano che ci si avvicina, però, iniziano a scorgersi le differenze, le asperità, gli alti picchi, si avvertono le pulsioni, gli umori, le anime respiranti. E’ il mondo visto con gli occhi di un bambino sereno, di un adolescente “tritematico” (pallone, musica e…), di un uomo pieno di dubbi, circondato d’amore eppure indifeso come in un guscio di noce in mezzo al mare, di un poetucolo che mette insieme versi con la traballante convinzione di trasferire emozioni, che entrano dentro, scavano l’anima, lasciano tracce indelebili – sottolinea Carlo Longobardi.
L’incontro avrà lo scopo di ricordare la figura di Carlo. Era benvoluto da tutti. Amava infinitamente la sua Melania, compagnia di una vita. Era fiero delle sue due figlie, Francesca e Cristina. Durante il primo lockdown di marzo, Carlo organizzò il funerale per il cognato Arturo, ucciso dal Covid, il primo, commovente, funerale “a distanza”, con amici e parenti collegati su Internet per dargli un ultimo saluto.
La scomparsa di Carlo ha stravolto il mondo del giornalismo napoletano e non solo. Il 31 luglio 2013 Carlo riceve la sentenza della sua malattia: cancro al timo con diffuse calcificazioni ai polmoni. Gli sono dati al massimo 6 mesi di vita da allora, ma Carlo vive ancora per 8 anni, con tenacia e con il sorriso, riuscendo a sconfiggere il Covid-19, che tuttavia lascia strascichi tali da aggravare le sue condizioni fino al 27 aprile 2021, giorno della sua morte. Spirito di condivisione, serenità e ottimismo, oltre che una grande sensibilità, sono la preziosa eredità che oggi abbiamo la fortuna, ancora, di riconoscere e rivivere attraverso le pagine dei suoi racconti, che Carlo aveva cominciato a raccogliere nel 2017 e che sono stati, poi, integrati dalla moglie Melania con quanto aveva scritto in seguito. La lettura dei suoi racconti ci mostra una personalità straordinaria anche come scrittore dal linguaggio semplice ed efficace nella sua correttezza formale ma, soprattutto, coinvolgente e intenso com’è sempre stato Carlo Longobardi.
All’incontro saranno presenti: Melania Tramaglino, curatrice del volume; Massimo Andrei, attore; Matilde Andolfo, giornalista; Rossella Del Prete, direttrice editoriale di Kinetès Edizioni. Modera: Ermanno Petrucci, Presidente dell’Associazione Un raggio di sole nel solco di Lory. Commenti musicali a cura di Larry Del Prete.
Nel libro Carlo Longobardi scrive: “Ognuno di noi, spesso, cerca diversivi indossando maschere. Io… ascolto musica, come se niente fosse”.