Al Piano Nobile di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano, fino al 25 maggio vi sarà la “Mostra del Giocattolo Antico”, una parte della straordinaria collezione di Vincenzo Capuano, docente del Suor Orsola Benincasa che possiede quasi 6 mila giocattoli dall’antichità ai giorni nostri.

“Un percorso espositivo che abbiamo inaugurato con gli studenti del Liceo Urbani, alla presenza degli assessori Giuseppe Giordano e Simona D’Agostino e con Antonello Sannino, responsabile del progetto RipARTiamo, sostenuto dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’associazione Pride Rainbow”, dice il sindaco Giorgio Zinno.



ella mostra si possono ammirare pezzi unici e pregiati come i primi antenati dei moderni robot risalenti all’800; i primi orsi di peluche inventati nel 1904 dalla tedesca Margarete Steiff per dare ai bambini maschi un gioco che somigliasse ad una bambola ma che fosse più adatto a loro, attraverso le sembianze di un animale considerato feroce.

“E poi – prosegue il sindaco – vi sono tarocchi risalenti al risorgimento; alcuni di questi sono esposti per la prima volta proprio nella nostra città, prima di sbarcare al Museo Archeologico di Napoli.

Dietro ogni pezzo in esposizione – precisa Zinno – ci sono aneddoti che raccontano la storia e le storie dei giocattoli, ma anche che tracciano le linee per comprendere meglio l’evoluzione della società e perfino le differenze di genere.

La mostra è dedicata, tra l’altro a Ernst Lossa, il 14enne vittima-cavia delle mostruose sperimentazioni naziste nell’ospedale psichiatrico di Kaufbeuren-Irsee in Germania.

Questa esposizione si propone infatti di andare oltre l’aspetto ludico e di offrire spunti di riflessione attraverso il gioco.

Vista la bellezza delle opere esposte, con il Prof. Capuano e Antonello Sannino, lavoreremo – conclude il primo cittadino di San Giorgio a Cremano – per portare altre parti di questa preziosa collezione nella nostra città”.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica, dalle 10.30 alle 17.30. Ingresso libero.

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