Rinascita, vibrazioni e incanto: è su questo tema che pittori, fotografi, scultori ecc.. sono chiamati a confrontarsi e a rappresentare, ognuno secondo la propria tecnica e stile diverso L’Arte non si ferma! Nonostante le sofferenze per una pandemia e per la guerra in Ucraina che hanno turbato, sensibilizzato le nostre anime in tutti i sensi, non è riuscita a fermare l’arte, infatti L’esposizione comprende circa 60 opere da studio realizzate in tutto il periodo della pandemia ad oggi , da artisti affermati e non. Napoli, incubatrice dell’Arte contemporanea.

Scopo di questo evento è quello di far conoscere l’ambizioso progetto della rassegna portare all’attenzione internazionale, cioè, il patrimonio artistico contemporaneo del territorio di Napoli e provincia; valorizzarne la ricchezza e la varietà che sono finora rimaste nascoste. Si tratterà di un progetto che durerà nel tempo e che costituirà un laboratorio itinerante aperto alle contaminazioni dei vari settori delle Arti e della Cultura, così come alle differenti aree geografiche della nostra Italia.

Nella mostra “Rinascita, vibrazioni e incanto” si vogliono puntare i riflettori su due elementi che accompagnano e seguono la rinascita stessa. Il primo è costituito dalle “VIBRAZIONI” intese come flussi di energia, positiva e negativa a un tempo stesso, che spingono verso la distruzione per poi dar vita a una successiva ricostruzione . Una nuova vita non è, infatti, possibile se non si abbandona quella vecchia e gli impulsi che portano a tale cambiamento sono, per questo, meritevoli di essere analizzati e rappresentati. Il secondo elemento è costituito dall’INCANTO ossia dall’effetto che la rinascita ha in chi vi assiste. Il cambiamento, infatti, nell’ambito di un simile processo, è talmente grande che non può che generare un senso di stupore in chi sta intorno. La rinascita, dunque, come frutto di influenze profonde diviene una fonte di ispirazione.



L’evento, mostra a cura di Salvatore di Palma, è previsto dal 14 al 30 giugno presso Complesso Monumentale di San Severo al Pendino.

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