Campani, toscani, lucani e lombardi protagonisti dell’opera prima di Eugenio Alaio.
Un storia dedicata ai viaggi, alle donne e alle dipendenze patologiche. Charity partner del progetto l’ALTS, Associazione per la lotta ai tumori del seno, cui sarà devoluta parte dei ricavi dai diritti d’autore.
Nel complesso di archeologia industriale degli ex Molini Meridionali Marzoli il 1 giugno è stata presentata l’opera prima narrativa di Eugenio Alaio “Il Silenzio delle donne”, edito per i tipi di Graus.
Il libro racconta le difficoltà quotidiane di quattro uomini, ma parla soprattutto delle donne che, scegliendolo ogni giorno, lottano al loro fianco.
Carla e Michele incarnano il giusto sodalizio tra Basilicata e Campania, Leonilde e Gianfranco sono due autentici toscani, Arianna e Paolo hanno entrambi origini lombarde, Delia e Francesco sono dei campani doc.
Ma cosa unisce questo variegato gruppo di amici? Sicuramente il desiderio ingovernabile di partire, scoprire il mondo e le sue meraviglie ma anche i problemi scaturenti da una serie di dipendenze, non solo affettive.
Una scrittura piana, fresca, semplice ed avvincente che, con una tecnica filmica, conduce ad un itinerario spirituale profondi, dal senso palingenetico e catartico.
La presentazione è stata condotta dal giornalista Mario Esposito, promotore culturale e direttore artistico del Premio “Penisola Sorrentina”, che così ha affermato:
“Eugenio Alaio è un bancario scrittore che nella sua opera prima: Il Silenzio delle donne, ha saputo indagare i flussi di cassa dell’animo umano, i movimenti e le reazioni emotive di quel bilancio unico e straordinario che è la vita”.
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