Ogni volta che sento nominare “Liverpool”, la mia mente, e il mio cuore, ritornano indietro nel tempo… Mi sembra di sentire il fruscio della puntina di un vecchio giradischi che “graffia” i solchi di un 45 giri diventati sempre più profondi per l’uso, o lo scatto del braccio di un Juke-box che inizia a cercare un brano dei Beatles. da proporre al mio ascolto. I mitici Beatles… Credo che per quelli della mia generazione, e non solo per essi, abbiano significato tantissimo, e non mi riferisco al mero ambito musicale. Il Mondo, con l’avvento degli “scarafaggi”, non è stato più lo stesso…

Subito dopo, penso alla città, tanto simile a Napoli per la confusione ed il disordine che ‘vivacizzano’ il suo porto e le stradine che lo costeggiano, e ai suoi abitanti, spesso paragonati ai partenopei per la loro allegria e cordialità nei rapporti con i forestieri. Mi accorgo però che, sull’onda delle reminiscenze, sto uscendo fuori del seminato, E’ della squadra di calcio, una delle più accreditate a livello europeo, ieri sera di scena al “Maradona” nell’esordio della Champions, che devo parlare in questa sede, e allora correggo immediatamente la rotta.

Roba da non credere! I vicecampioni d’Europa sono stati messi sotto di brutto da un Napoli che ha dominato in lungo e in largo la partita, tanto che il clamoroso risultato (4 a 1!) alla fine va considerato persino stretto per i partenopei. Nel primo tempo, attacchi a go-go e occasioni da rete a ripetizione.



Nella ripresa, dopo un rigurgito d’orgoglio britannico, che ha portato al gol della bandiera messo a segno da Luis Diaz, la squadra ha gestito l’incontro con ordine, attenzione, rispetto delle geometrie in ogni zona del campo.
Sento già le voci dei soliti detrattori del Napoli, per partito preso: “Il Liverpool era incompleto”; “Lo stato di forma dei conterranei dei Beatles (ci risiamo coi ricordi!) è molto precario”; “Salah, Firmino, Van Dijk e tanti altri sono scesi al ‘Maradona’ solo per onore di firma”. Tutto vero, ci mancherebbe, ma le suddette scusanti non cambiano di una virgola il giudizio sulla partila di ieri sera, né fanno diminuire la soddisfazione di noi tifosi per la “mostruosa” prestazione degli azzurri. E’ fuoco di paglia? Prima o poi l’attuale “squadrone” che sembra “far tremare il mondo” si scioglierà come neve al sole? Niente è impossibile nel calcio; però, al momento, lasciatemi il piacere di “godere” per questa serata magica: vado a riposare e mi farò cullare, per prendere sonno, da una delle immortali melodie create dai “ragazzi di Liverpool”
Ernesto Pucciarelli