“Forza nove” è un’espressione ben nota a tutti quelli che percorrono quotidianamente le impervie vie del mare. Significa che ci si trova a dover affrontare una tempesta eccezionale, con onde gigantesche che spesso superano i 14 metri in altezza.

Il Napoli, in questo più che lusinghiero inizio di stagione, ha raggiunto “forza nove”, in quanto ieri pomeriggio, avversario un Ajax che è sceso al “Maradona” con il dente avvelenato per la sonora batosta subita ad Amsterdam, ha conquistato, tra campionato e Champions, la nona vittoria di fila.

I risultati, indubbiamente sono importanti, ma conta tantissimo anche le modalità con le quali essi si ottengono. Gli azzurri stanno strabiliando: un gioco spumeggiante, arioso, esteticamente bello a vedersi, con molteplici alternative nelle trame in attacco, caratterizza le loro prestazioni, per la gioia irrefrenabile di tutti quelli nelle cui vene ‘scorre il sangue del colore del cielo’.
Anche ieri sera, pronti via, e nella rete degli attoniti olandesi erano già entrate due “polpette”, realizzate al termine di azioni corali, evidente frutto di schemi di gioco provati e riprovati. Poi, com’era già successo contro il Torino, le furie partenopee si sono placate, concedendo all’Ajax l’illusione che la partita fosse ancora aperta. Ma quando gli arancioni stavano per pregustare il possibile aggancio del risultato, ecco, pronte, implacabili, le accelerazioni dei calciatori in maglia azzurra e tutto è ritornato nella normalità di “questo Napoli”!



Mai era successo, nella non lunga storia del Napoli in Champions, che venisse conquistato il passaggio agli ottavi con ben due turni in anticipo. E’ vero, è ancora in gioco il primato del girone, insidiato da un Liverpool che appare ritornato ai suoi livelli abituali, ma i ‘nostri’ sembrano attrezzati a dovere per rintuzzare l’assalto degli inglesi.

Bene, tutto sembra procedere a gonfie vele, a “forza nove”… C’è una sola nota negativa da riportare: l’infortunio muscolare di Anguissa, che costringerà il fortissimo centrocampista a saltare almeno due dei prossimi impegni, incrociando le dita affinché non sorgano complicazioni nella sua riabilitazione. L’abbiamo più volte ripetuto: quest’anno la ‘rosa’ è competitiva e ben variata, ma questo non significa che la mancanza di alcuni calciatori, fondamentali nelle diverse zone nevralgiche del campo, non si faccia sentire, modificando i delicati equilibri della squadra.
Ernesto Pucciarelli