I campionati nazionali di calcio, in ogni angolo del globo terracqueo, si fermano per un periodo di tempo lunghissimo, circa due mesi. Si giocano, in Qatar, i mondiali, in pieno inverno! Non era mai accaduto prima d’ora, e non si capisce il perché di questa innovazione, o meglio, si capisce ma si fa finta di niente… E’ più che evidente che s’è trattato di un business colossale, Il Qatar, con il calcio, c’entra come è adatto mangiare il cavolo a merenda… Quali saranno le conseguenze di questa ‘fermata obbligatoria’ voluta dalla maggior parte di quelli che reggono la barra del timone dello sport che affascina quasi tutti gli abitanti della Terra?
Non è facile saperlo, ma ci consola constatare che le difficoltà , ignote, derivanti dallo stop, saranno uguali per tutti. Quello che è certo è che a gennaio del prossimo anno inizierà , in Italia, come dappertutto, un altro campionato. Quello che s’è appena concluso ha visto il netto predominio, in termini di punti in classifica e di bontà di gioco, del Napoli. Il vantaggio degli azzurri sul resto degli inseguitori è cospicuo ma, naturalmente, non è escluso che questi possano annullarlo, visto che al termine, quello vero, del campionato, mancano tantissime giornate.
Nonostante le ultime partite abbiano mostrato la ripresa di alcune compagini (vedi Juve ed Inter) che, ad inizio stagione, apparivano in chiare difficoltà , siamo certi che se il Napoli continuerà a “fare il Napoli”, difficilmente gli inseguitori riusciranno ad agguantarlo. Molto dipenderà dall’esito dei primi due impegni degli azzurri alla ripresa, guarda caso, proprio contro i nerazzurri e la Vecchia Signora. Superare indenni questi due scogli, significherebbe, per i ragazzi in maglia azzurra, rafforzare ulteriormente la convinzione e la stima di sé, mentre le non sconfitte dei partenopei in questi scontri diretti potrebbero voler dire agli altri, Milan compreso, che, per quest’anno, ‘non c’è trippa per gatti’!
Auspichiamo che gli eventi futuri, successivi alla sosta, anche con l’ausilio, spesso determinante, della Dea Bendata, prendano la direzione positiva sopra indicata: lo meriterebbero Spalletti e i suoi eccezionali giocatori, la società e, naturalmente, tutti i tifosi, appassionati e irriducibili, del Napoli.
Ernesto Pucciarelli