SALUTE E BENESSERE
L’alopecia androgenetica, detta comunemente “calvizie”, è un problema dermatologico molto frequente, che colpisce più spesso il sesso maschile, ma che può interessare anche quello femminile. È caratterizzata da un progressivo diradamento dei capelli in regione fronto-temporale e all’apice della testa (la cosiddetta “chierica”).
Nei soggetti di sesso maschile la malattia inizia intorno alla pubertà, periodo in cui si verificano importanti cambiamenti ormonali, e progredisce nel tempo con velocità diversa da persona a persona, in funzione dell’ereditarietà. Maschi con padre e/o nonno materno calvi, infatti, presentano, generalmente, una forma di calvizie a progressione più rapida. Nelle donne, invece, la calvizie può svilupparsi non solo durante o dopo la pubertà, ma anche in menopausa, come conseguenza della predisposizione genetica e di alterazioni ormonali. La terapia può essere sia locale che sistemica, riservando l’intervento chirurgico come ultima possibilità. È fondamentale rivolgersi allo specialista dermatologo appena notato un diradamento dei capelli, perché la terapia deve essere iniziata al più presto, ma anche perché la perdita di capelli non è sempre riconducibile
all’alopecia androgenetica: esistono, infatti, vari tipi di alopecie che richiedono trattamenti diversi e specifici.
Dott.ssa Luigia Panariello
Medico-Chirurgo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 28 aprile 2010