Quando ci siamo incontrati con il ministro Calderoli abbiamo avuto l’acquisizione di alcuni punti pregiudiziali posti dalla Regione Campania, primo fra tutti: si discute fra sei mesi, dopo la definizione dei Lep. La bozza del ministro Calderoli rappresenta un passo indietro preoccupante rispetto a quelle valutazioni fatte appena qualche giorno fa. Credo sinceramente che (la bozza Calderoli) sia molto influenzata dalla scadenza elettorale in Lombardia e in altre regioni. Altrimenti non si spiega.
C’è un rinvio alla spesa storica che doveva essere cancellato. Nell’articolo 6 della bozza ritroviamo il richiamo al residuo fiscale quindi al trattenimento di flussi finanziari nelle regioni dove maturano i flussi fiscali. C’è, inoltre, il rifiuto della proposta che avevamo avanzato: la definizione dei Lep da parte di un organismo tecnico e non da uno politico. Noi abbiamo proposto che a decidere sia l’ufficio parlamentare di bilancio e non, come viene ora proposto, il Consiglio dei Ministri, su come si definiscono i Lep.
Abbiamo dimostrato di essere pronti ad accettare la sfida dell’efficienza. Tra l’altro abbiamo proposto modifiche che si possono fare domattina, in termini di efficienza e sburocratizzazione. Ma saremo intransigenti e attestati su una trincea di battaglia politica esplicita e dura se qualcuno pensa di introdurre furbizie o di continuare a penalizzare il Sud”.
E’ quanto dichiarato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
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