Una necessaria premessa: il calcio tedesco non è più quello di alcuni anni fa, ma resta comunque, nel contesto continentale, ad alto livello. L’Eintracht, anche questo va ricordato, nella passata stagione ha trionfato nell’Europa League ed attualmente staziona nelle parti alte del campionato germanico. Il perché delle suddette premesse? E’ presto detto. Il Napoli, ieri sera, a Francoforte, eccettuati i primi minuti che sono serviti agli azzurri per prendere le contromisure agli assalti impetuosi dei tedeschi, ha dominato in lungo e in largo la partita.
Il risultato finale (2-0!) sta stretto ai partenopei, che hanno fallito un rigore, colpito pali, sprecate ghiottissime occasioni per incrementare il bottino di segnature. Di contro, l’Eintracht ha centrato una sola volta la rete difesa da Meret, e neppure in modo pericoloso. Stilare una graduatoria di merito per i protagonisti di questa clamorosa performance sportiva sarebbe ingiusto e ingeneroso; però, non possiamo far passare inosservate le eccezionali prestazioni di Lozano in attacco, del monumentale Lobotka a centrocampo e dell’insuperabile Kim in difesa.
Alla vigilia, Spalletti aveva messo in guardia i suoi calciatori; l’Eintracht è “squadra vera”, ben organizzata e pericolosa. Il campo ha detto tutt’altro, ma riteniamo che la scadente prestazione dei calciatori teutonici sia da attribuire ai sovrabbondanti meriti del Napoli. La partita dello scorso venerdì a Sassuolo, anche se altrettanto dominata dagli azzurri, aveva fatto suonare dei “campanellini d’allarme”: troppe le occasioni da rete concesse al pur valoroso e dotato team romagnolo. Tornando all’Europa, la qualificazione ai quarti di finale – mai raggiunti dal Napoli nella sua storia – appare più che probabile. Siamo anche certi che, in sede di prossimo sorteggio, non saranno molte le squadre che faranno salti di gioia nello scoprire che dovranno sfidare gli azzurri!
Il messaggio lanciato dalla compagine partenopea ieri sera da Francoforte all’Europa è stato forte e chiaro: non ci sentiamo secondi a nessuno, siamo pronti a giocare ad armi pari con qualsivoglia avversario!
Ernesto Pucciarelli