“Le nomine dei presidenti rispettivamente del Parco Nazionale del Cilento e del Vesuvio sono ostaggio dei partiti che ritardano e litigano, mentre servirebbe, ad horas, una guida”, lo ha detto il Deputato Alessandro Caramiello, intervenuto ieri presso la Camera dei deputati.

“In Campania stiamo assistendo all’ennesimo teatrino sulle nomine, così come si evince dagli organi di stampa. Siamo difronte a dei partiti politici che stanno paralizzando due parchi nazionali, e in particolare quello del Vesuvio, siccome in Cilento sembrerebbe essere finalmente arrivato un nome definitivo. Si tratta di parchi estremamente importanti per la mia regione, soprattutto quello del Vesuvio che riguarda 13 comuni e oltre 300 mila cittadini. Si tratta di una grande ricchezza per le sue eccellenze agroalimentari, biodiversità.

Ma purtroppo – ha aggiunto il Deputato Alessandro Caramiello – come ben sappiamo nel 2017 la distruzione ha preso il sopravvento: si sono susseguiti incendi boschivi capaci di radere al suolo buona parte della macchia mediterranea del Gran cono, e si tratta letteralmente di una ferita ancora aperta perché a oggi non ci ha insegnato nulla, considerando i ritardi nel trovare una nomina adeguata”.



“Il Vesuvio e il suo circondario hanno ancora delle criticità pesanti, come gli sversamenti fuorilegge di rifiuti all’interno del parco nazionale, una mancanza di controllo da pare degli organi preposti, una mancata valorizzazione del territorio, il recupero dei siti compromessi, un adeguato accesso ai percorsi e i sentieri – ha aggiunto nel suo intervento alla Camera -.

Oltretutto questi punti elencati erano stati inseriti all’interno di un programma mai realizzato dalla regione e dall’Ente Parco, tuttavia, alla luce di queste criticità penso che abbiamo una grande opportunità davanti: nominare la persona giusta, scegliere un presidente amante del Vesuvio, della natura e delle nostre eccellenze al fine di rilanciare un immenso patrimonio culturale ed anche economico”.