Lungo la via di Nola, nel Parco, sono iniziati i lavori. Al momento, sono emerse le prime scoperte: si tratta di creste murarie, di una casa che sarebbe stata adibita a lavanderia e di un altra casa con forno e cella superiore.
Naturalmente quanto emerso da questi lavori è sotterrato a seguito della violenta eruzione del Vesuvio che seppellì tutta l’area.
Secondo le stime degli archeologi si potrebbe lavorare a circa 15 ettari di isolati e potrebbero quindi emergere altre case ancora sepolte sotto la cenere ed i lapilli dell’eruzione del cratere.
Veri e propri tesori che arricchiscono il patrimonio archeologico e culturale del Parco di Pompei che ogni anno conta innumerevoli visitatori e appassionati. Soltanto nel 2022 sono stati sfiorati quasi 3 milioni di ingressi.
Potrebbe anche interessarti:
In Campania c’è il comune più piccolo d’Italia e uno dei borghi più belli del Belpaese: scopri dove |
Ti potrebbe interessare anche “Riccardo Scamarcio al sito archeologico vesuviano: “Esperienza magnifica”- CLICCA QUI