Si tratta de “Il Cristo Velato, la scultura marmorea realizzata nel 1786 da Giuseppe Sanmartino e ritenuta uno dei più grandi capolavori della scultura di tutti i tempi.
Ogni anno ammiratori provenienti da ogni angolo della terra accorrono nella cittadina partenopea per ammirarla esposta oggi nella Cappella di Sansevero a Napoli.
La straordinaria opera è lavorata tutta in marmo di Carrara ed offre alla vista un effetto a dir poco incredibile per le sensazioni che suscita.
Dello stesso autore, in Italia esiste anche “La Religione Velata”, opera di magnifica bellezza e perfezione e di cui molti ne ignorano l’esistenza anche ritenuta senza dubbio uno dei monumenti funerari più antichi e interessanti del Bel Paese.
La splendida ed ammirevole scultura, realizzata anche questa in marmo di Carrara, è custodita nel cimitero ‘Sant’Anna’ di Trieste, in Friuli Venezia Giulia, ed è ormai è parte integrante del monumento sepolcrale della famiglia Sartorio.
Fu realizzata nel 1786 per la cappella dei Régine a Forio d’Ischia, dove rimase fino al 1853 e poi scomparve.
Tra il 1870 e il 1886, fu collocata nel Cimitero di Trieste per volere del barone Pietro Sartorio, ricco mercante e collezionista ligure, che verso la fine del ‘700 aprì una filiale di commercio nella Trieste che si apprestava ad essere uno dei mercati più frequentati e floridi d’Europa.
L’opera realizzata in Campania ma ormai triestina di adozione, dopo un recente intervento di restauro, si presenta oggi in tutta la sua straordinaria particolarità e bellezza.
Nell’ultimo decennio, la città di Trieste ha sviluppato un turismo di livello e gettonato: la statua di Sanmartino rappresenta, quindi, un tesoro inestimabile tutto da scoprire in una città che, seppur posta al confine del territorio italiano, ogni anno richiama ormai turisti da tutto il mondo.