Il caso che vede protagonista Adalgisa Gamba, 41enne di Torre del Greco accusata di aver ucciso il figlio di due anni e mezzo trovato senza vita nello specchio di mare antistante la spiaggia di Torre del Greco, continua a tenere banco.

La magistratura è al lavoro per ricostruire con esattezza quanto accadde a gennaio dello scorso anno.Il bimbo – emerse all’epoca dei fatti – annegò nelle acque antistanti la zona La Scala di Torre del Greco.

Sul caso, ovviamente, fu aperto un fascicolo in Procura e alla base vi è l’accusa di omicidio volontario nei confronti della donna.



La scorsa settimana è stato ascoltato il luogotenente Vittorio Della Guardia del Ris dei carabinieri di Roma, nell’ambito del processo che vede imputata Adalgisa Gamba.

Ai giudici Corte di Assise il carabiniere del Ris ha illustrato i risultati degli accertamenti effettuati sulla sciarpa dell’imputata ritrovata in mare.

Nel corso dell’udienza, il luogotenente Della Guardia ha sostenuto che non può essere esclusa la possibilità di un soffocamento del bambino attraverso una sciarpa in poliestere, come quella utilizzata dalla Gamba. Secondo il legale della Gamba, che ha parlato con la stampa, “il Ris ha avanzato delle ipotesi non condivisibili e comunque prive di riscontro probatorio”.

Il processo è stato rinviato al prossimo mese, esattamente all’udienza del 23 maggio 2023. All’udienza di maggio verranno ascoltati il marito e la madre dell’imputata.