A partire dalle prime ore della giornata odierna, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, intestazione fittizia di beni, bancarotta per distrazione, omessa dichiarazione dei redditi, nonché detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e altri mezzi atti a intercettare o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche.
Una parallela misura cautelare è in corso di esecuzione a cura del Comando Provinciale di Lecce nell’ambito di una squadra investigativa comune coordinata da Eurojust alla quale prendono parte anche le Autorità Giudiziarie della Lettonia e della Lituania.
Avrebbe riciclato ben 2,6 miliardi di euro l’organizzazione criminale sgominata dalla Guardia di Finanza che, nel Napoletano, ha eseguito otto arresti.
I finanzieri hanno sequestrato complessivamente beni per 25 milioni di euro tra cui quindici immobili a Vilnius (di cui due appartamenti di lusso siti nel centro storico, due alberghi e un bar-ristorante), quattro immobili a Riga (di cui due appartamenti di lusso), una villa ad Ercolano con piscina e campo di calcio, un immobile a Portici, un immobile a Como e uno yacht.
Stimati in circa seimila i ‘clienti’ della banda.