“Audentes fortuna iuvat”… E’ la famosa locuzione latina che evidenziava il nesso spesso esistente tra audacia e fortuna. E sicuramente la vittoria sulla Juve di ieri sera al “Maradona” è stata determinata in buona parte dall’intervento della Dea Bendata… Raramente è capitato che i bianconeri, Vlahovic in primis, non abbiano sfruttato le tante occasioni da rete create. In opposto, il Napoli ha capitalizzato in maniera ottimale le proprie chances, compresa la ribattuta puntuale di Raspadori sul rigore procuratosi, ma battuto malissimo, da Osimhen.

Però, a scanso di equivoci, va detto subito che gli azzurri alla buona sorte hanno accompagnato una prestazione sicuramente positiva. Stanno, pian piano, riemergendo dalle ceneri della compagine Campione d’Italia nella passata stagione lo spirito di gruppo, la determinazione, l’ostinazione per la conquista della vittoria e qualche pregevole trama di gioco. Certo, ancora permangono difetti nei meccanismi difensivi, il possesso-palla raramente si traduce in pericolosità offensiva, ma sul piano dell’impegno e del coraggio non possiamo che registrare più che positivi passi in avanti.

La conquista della prossima Champions rimane tuttora obiettivo di non facile conseguimento (per il quarto posto c’è da battere la concorrenza agguerrita di Bologna e Roma), ma se – come sembra – i posti disponibili diventeranno due, allora gli azzurri, in netta crescita a seguito della “cura” Calzona, si faranno sicuramente valere. Male che vada, si potrà mettere una seria iopoteca sulla Europa League, che non entusiasma ADL, ma costituisce, comunque, un’ importante apertura sul palcoscenico continentale.



Ernesto Pucciarelli