Le stesse si vanno ad aggiungere alle 115 che hanno utilizzato il servizio mensa lo scorso anno e i cui istituti nei tempi previsti hanno chiesto all’ente la riconferma.
È il senso della delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella, su proposta dell’assessore alla pubblica istruzione Mariateresa Sorrentino, che si inserisce nell’ambito delle iniziative legate al patto educativo e che ruota attorno alla decisione dell’amministrazione di integrare il quadro relativo al 2023/2024 con altre sei classe, equamente suddivise (due a testa) tra i comprensivi Angioletti, Giampietro-Romano e Don Milani, tutte relative ad attivazioni di tempo pieno/prolungato.
Queste invece quelle già attive lo scorso anno: alla De Nicola-Sasso sono servite otto classi dell’infanzia e sei della primaria; sette per l’infanzia dell’Angioletti; dieci per l’infanzia e nove per la primaria Leopardi; dodici per l’infanzia alla Falcone-Scauda; sei per l’infanzia alla Mazza-Colamarino; otto dell’infannzia e quattro della primaria alla Sauro-Morelli; nove dell’infanzia alla Giampietro-Romano, dieci dell’infanzia e cinque della primaria alla Don Milani, tredici classi dell’infanzia e otto della primaria alla D’Assisi-Don Bosco.
In tutto saranno 121 le classi servite dalla refezione scolastica che partirà a metà ottobre.
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Tutto, come viene precisato nella delibera licenziata dall’esecutivo torrese, prende il via dal concetto che “l’amministrazione comunale sostiene e garantisce, anche in maniera programmatica, l’azione dell’istituzione scolastica, in un’ottica di stretta collaborazione, che ha trovato un ulteriore impulso dopo l’entrata in vigore dell’autonomia scolastica” e che “gli enti locali sono chiamati a contribuire al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, al potenziamento dei servizi messi a disposizione dalla scuola, alla rimozione degli ostacoli economico-sociali al fine di garantire a tutte le stesse opportunità per essere più vicine alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.
Sulla scorta dell’esperienza pregressa e ai fini dell’organizzazione del servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico appena partito, lo scorso mesi di febbraio la dirigente del settore, Luisa Sorrentino, e il rup Carlo Cristarelli avevano avviato “una ricognizione presso le dirigenze scolastiche degli istituti comprensivi cittadini, finalizzata a quantificare le classi della scuola dell’infanzia e della primaria per le quali si confermava l’attuazione del tempo pieno/prolungato e per le quali, di conseguenza, si richiede la conferma del servizio di refezione scolastica” specificando che “a causa dell’effetto combinato dell’aumento del costo unitario del pasto registrato (per adeguamento Istat dovuto per legge al fornitore) negli ultimi due anni e dell’incremento del numero di utenti iscritti al servizio, le risorse finanziarie destinate all’appalto non consentivano l’integrazione di nuove classi, oltre a quelle già autorizzate, salvo immissione di nuove risorse finanziare nel quadro economico dell’appalto”.
Per quest’ultimo aspetto è intervenuta la delibera di consiglio comunale sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, che ha approvato lo stanziamento sul capitolo “Spese per servizio di refezione scolastica” di 30mila euro per il 2024 e 78mila per il 2025 e il 2026, assicurando così la copertura finanziaria per consentire l’accoglimento delle nuove istanze”.