“Anticipo che a breve partiranno le installazioni degli impianti di video sorveglianza nei punti più sensibili della città”: si chiudono così le dichiarazioni del primo cittadino Borriello in merito alla bomba esplosa per mano della camorra in via Roma. Molti si chiederanno: ma ancora devono partire le installazioni delle telecamere?
Sono anni che si parla di videosorveglianza in città, ma di impianti operativi neppure l’ombra. Eppure l’installazione di questo sistema è stato uno dei cavalli di battaglia del primo cittadino torrese e oggi una delle sue promesse non ancora mantenute. Intanto, sul territorio cittadino, senza contare i reati di furto e scippo ormai all’ordine del giorno, sono tanti i danni che hanno subito i cittadini, i commercianti e gli imprenditori del centro e della periferia. Tra questi emergono due bombe carta fatte esplodere nei pressi della gioielleria Nabilia e del bar Mennella (anno 2009), il dolo commesso al capannone di barche in via Nazionale (anno 2010), i diversi colpi di pistola in un bar di Salvator Noto (anno 2010), l’incidente nella scuola Morelli (anno 2011) e altri ancora. Alcuni di questi casi portano la firma della camorra, mentre su altri ancora si indaga.
Morale della favola: i provvedimenti per la sicurezza del territorio giungono tardi, troppo tardi e a trarne beneficio è, in questi casi, la criminalità che agisce indisturbata e lontano dai riflettori.
Mariot
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 febbraio 2011